mercoledì 6 maggio 2015

Anteprima “La leggenda degli Intarsicats” di Beatrix K e intervista con l’autrice




 

Buon pomeriggio a tutti! Oggi vogliamo parlarvi di una giovane scrittrice alle prese con il suo primo romanzo uscito a Marzo, ma prima una breve intervista con Beatrix K.

Ciao Beatrix e benvenuta nel nostro piccolo angolino letterario.

 

-Partirei subito con una domanda per rompere il ghiaccio. Vuoi presentarti ai nostri lettori?

Grazie ragazze per avermi dato la possibilità di presentarmi ai vostri fedelissimi lettori. Sono una giovane scrittrice romana, giornalista e redattrice in diverse case editrici. Come potete capire, la lettura e la scrittura rappresentano le mie più grandi passioni che porto avanti da quando sono piccola e che da un bel po’ di anni sono anche diventate delle professioni a tuttotondo. La mia ultima soddisfazione in questo senso è costituita proprio dall’uscita recente del mio romanzo d’esordio “La leggenda degli Intarsicats”, un sogno inseguito da sempre e finalmente divenuto realtà.


-C’è qualche libro o autore che ha influenzato la tua vita?

Fortunatamente ce ne sono stati e ce ne continuano a essere tanti. Sono una grande divoratrice di classici, in particolare amo sia il D’annunzio poeta che quello romanziere e infatti proprio “Il Piacere” è stato uno di quei romanzi che mi ha cambiato la vita, facendomi andare oltre la superficie delle cose. Un altro autore che amo tantissimo sia come poeta che come scrittore – lato per cui è meno noto – è Charles Baudelaire che ha suggestionato la mia fantasia di adolescente e continua a esercitare tuttora un grandissimo fascino sulla mia penna. Poi di libri che amo ce ne sono davvero infiniti, per citarne qualcuno “Zanna Bianca”, “Il giovane Holden”, tutta la saga di Sherlock Holmes, tutte le avventure di Verne e il più moderno Zafon di cui adoro lo spirito decadente e la capacità descrittiva e fulminante del suo modo di scrivere.

-“La leggenda degli Intarsicats” è il tuo romanzo d’esordio. Da dove nasce la voglia di scrivere questo racconto?

È come se l’idea fosse sempre stata in nuce dentro di me e poi, a un certo punto, sia voluta venir fuori come se fosse matura abbastanza e pronta quindi a vedere la luce. Così una sera mi sono seduta al pc ed è diventata realtà. Parlando di gatti e di ragazzi che li sanno empaticamente comprendere, il romanzo è la necessaria conseguenza del mio amore per gli animali e della volontà di far accedere le persone in quel mondo meraviglioso che loro ti fanno schiudere davanti agli occhi, se sai dilatare le pupille abbastanza.

-Cosa troveranno al suo interno i lettori?

Troveranno un intero mondo di emozioni, quelle emozioni che tutti noi abbiamo provato quando da ragazzi siamo diventati adulti, emozioni piacevoli talvolta,  comunque forti e difficili da comprendere, se non attraverso un altrettanto notevole viaggio all’interno di se stessi e degli oceani che nascondiamo.  Infatti, il romanzo narra il percorso di crescita del protagonista Joao arricchito da molti elementi fantasy che rappresentano dei simboli e per questo sono tutti da scoprire e interpretare.

-Ti va di parlarci di Joao? A cosa o a chi ti sei ispirata creandolo?

Joao è un ragazzo comune che viene travolto dalla vita e ho voluto crearlo così come lo leggerete perché possa assomigliare il più possibile a una persona completamente nella norma, per far capire al lettore che per essere protagonisti non occorre essere i perfetti supereroi che la società spesso ci mostra. Ognuno di noi ha i superpoteri per fare quanto fa nella vita e per affrontare i problemi della sua esistenza, solo che non lo sa. Joao infatti non conosce ancora gli aspetti più forti di sé, che poi sono quelli istintuali, deve farci i conti, accoglierli, accettarli e usarli a suo favore. In questo sarà aiutato dagli Intarsicats e da una misteriosa donna…

-Come ti sei trovata con Arduino Sacco Editore? È un’esperienza che ripeteresti?

Mi sono trovata molto bene perché ho incontrato un direttore editoriale molto competente e che ha perfettamente compreso sin dalla prima lettura il significato e il tessuto della mia opera, dimostrandosi una persona molto sensibile oltre che preparata. La casa editrice ha creduto da subito in me e nel mio progetto, che poi è quello di cui ogni autore ha bisogno: spero di ripagare la loro fiducia con delle buone vendite.

-Hai in cantiere qualche lavoro?

Sì. Il mio computer è sempre una fucina di parole e idee che vulcanicamente stanno lì, pronte a esplodere. Sto lavorando al secondo romanzo, sempre ispirato al mondo animale, stavolta a quello canino per la precisione, ma non voglio rivelare altro, è tutto in divenire, come sempre.

-Hai qualche consiglio da dare ai giovani scrittori come te?

Il primo consiglio è di portare tanta, tanta pazienza. Scrivere è un lavoro lungo e la via per la pubblicazione non è sempre semplice, anzi. Io stessa, prima di vedere la luce con Arduino Sacco Editore, sono incappata in diverse situazioni poco chiare, dalle quali per fortuna mi sono riuscita a districare bene essendo dell’ambiente. Per chi non lo è, purtroppo devo dire che il mondo dell’editoria è pieno di dinamiche sotterranee pericolose e talvolta difficili da comprendere subito. Per cui attenzione, pazienza, ricerca subito di un dialogo con l’editore che possa rendere chiare le condizioni sin dall’inizio, senza incappare in dolorose sorprese. E crederci sempre: dovete essere i primi a credere nella vostra opera, altrimenti come ci crederanno gli altri?

Grazie di esserti prestata a rispondere alle nostre domande  e in bocca al lupo.


Titolo: La leggenda degli Intarsicats


   Autore: Beatrix K

   Data di pubblicazione: 31 Marzo  2015

   Editore: Sacco Editore

   Pagine: 156

   Prezzo su Amazon: 12.90€ copertina flessibile



Joao è un bambino solitario e dalla fervente fantasia, alimentata sin dalla più tenera età dai racconti serali di nonna Matilde che narra di un mondo oltre l'oceano dove vivono gli Intarsicats, una popolazione di gatti enormi dalle fattezze fantastiche e dai poteri magici. Il ragazzino incorpora questi racconti rivivendoli nei sogni e nei propri pensieri diurni, per il disappunto di maestri, genitori e amici che spesso avvertono il ragazzo distante, immerso in un mondo parallelo. Il momento di rottura avviene con la morte della nonna - lutto inatteso e terribile - che Joao non accetta, entrando in uno stato perenne di ebbrezza durante il quale inizia a percepire fenomeni strani. Il protagonista incontra nel mondo reale molti dei personaggi immaginari che avevano popolato la sua infanzia e che lo aiuteranno a sancire il passaggio all'età adulta, conducendolo in un viaggio di crescita e riconciliazione con se stesso e col mondo reale.

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