sabato 31 gennaio 2015

Recensione: Vanish, La Traditrice di Sophie Jordan

TITOLO: Vanish, La Traditrice
AUTORE: Sophie Jordan
PUBBLICAZIONE:2012
EDITORE: Piemme Freeway
PAGINE:259
TRAMA
"Ho tradito il mio clan per amore di un cacciator. Ho rivelato la mia natura draki trasformandomi proprio davanti agli avversari di sempre, uomini capaci di ogni malvagità, di ogni bassezza. Era l'unica cosa da fare per salvare la vita a Will, il mio amore, il mio nemico. Senza l'intervento di Cassian, il principe ereditario, sarei finita peggio che morta, e di fronte a un gesto simile, nessuna ragazza può restare indifferente, nemmeno io. Il compromesso è stato abbandonare Will e tornare a vivere con il clan, ma non più come futura regina. Nessuno parla a una traditrice, nessuno vuole avere a che fare con me, nessuno capisce quello che ho fatto e perchè. Nemmeno mia sorella Tamra, la mia gemella, innamorata di Cassian da sempre. Tutto si complica quando Will supera le barriere di protezione del clan per ritrovarmi e, senza saperlo, si porta dietro la sua famiglia. Tutti cacciatori, dal primo all'ultimo."
Bentornati seguaci! Eccovi la mia recensione sul secondo capitolo della trilogia di Sophie Jordan: Vanish! Lo avete letto? Se non lo avete ancora fatto affrettatevi perchè se siete curiosi di conoscere il destino di Jacinda non potrete fare ameno di divorarlo e di proseguire con il terzo capitolo! Come ho già detto nella recensione di Firelight (recensione qui) la novità di queste creature, i draki, sono decisamente convincenti. La narrazione è piuttosto semplice e calzante, probabilmente perchè è scritto in prima persona, filtra quindi il mondo dagli occhi di Jacinda la protagonista. Sarà che era da tanto che non leggevo libri in prima persona, ma è sempre un piacere vedere il quadro a 360° non trovate? Adoro la prima persona, da possibilità di esprimere pensieri, descrizioni, emozioni in maniera più coinvolgente e viva. Detto questo faccio un piccolo appunto alla copertina! Sì, lo so, mi sono innamorata di queste copertine della Piemme, non posso farci niente! Quando ho preso in mano Vanish vedendo la copertina mi sono subito chiesta: e chi è questa? Non avendo ricevuto spoiler, nè indizi, non ho potuto fare altro che leggerlo e scoprirlo e credetemi sarà un'inaspettata quanto piacevole sorpresa!
In Vanish Jacinda, Tamra e Zara, loro madre, sono costretta a tornare nel clan dove ad accoglierle non c'è per loro il più caloroso dei benvenuti. Con qualche attenuante gentilmente concessa da Severin, il severo capo clan, grazie al figlio Cassian che si può dire ha fatto il meglio per proteggere le due gemelle. Sebbene per Tamra le cose saranno diverse, per Jacinda la prospettiva di vita all'interno del clan che aveva sempre considerato la propria famiglia diventerà quella di una forzata e sofferente prigionia. In questo libro sono prepotenti il senso di solitudine, umiliazione e impotenza, secondo me resi tali grazie al direttissimo punto di vista della protagonista.
"...sento un colpo alla testa. Barcollo e mi prendo il viso tra le mani, più per la sorpresa che per il dolore. Era una pallonata. Qualcuno scoppia a ridere, poi sento uno sfottò gridato e il rumore di ragazzini che scappano. Mi infiammo, sento il calore nascere dentro. Non è stato un incidente. Sento le lacrime gonfiarmi e bruciarmi gli occhi, sono furiosa. Odio la debolezza che mi fa crollare davanti a uno scherzo da bambini. [...] Non devo piangere. E' un'impresa. Quando le labbra cominciano davvero a tremare e le guance a bruciare, mi riempio di vapore. Chiudo gli occhi e respiro a fondo per raffreddare i polmoni. Questa rabbia è una sensazione pericolosa, è il fuoco che ho dentro che vorrebbe divampare. Non soltanto perchè un ragazzino mi ha tirato una palla addosso. E' per tutto il resto. Per Az che mi ignora. Per Taya che mi respinge...e io che pensavo di starle simpatica. Singhiozzo e mi strofino il naso che scotta. Lo so che è il minimo, che non merito di più. Ho messo a repentaglio anche la vita dei bambini che giocano in strada. Non posso dimenticarlo. Eppure, tra i miei pensieri riappare il volto di Will. Lo vedo con tanta chiarezza che mi sento stringere il petto da un dolore terribile e spietato."

Nonostante la consapevolezza dei propri errori Jacinda non riesce a dimenticare Will. Nonostante la presenza consolante e insistente di Cassian, la nuova prospettiva di Tamra, e alla fastidiosa quanto pressante corte del cugino di Cassian, Corbin, Jacinda non riesce ad andare oltre la persona che ama per davvero. Will riuscirà a scovare il suo insediamento e insieme tenteranno di scappare all'insaputa di tutti. Peccato che nel tentativo Will si porta dietro la famiglia di cacciatori, ovviamente senza saperlo, così Jacinda e Miram, la sorellina impicciona e antipatica di Cassian che la pedinava strettamente, verranno catturate. Per fortuna Jacinda riuscirà a scappare grazie all'aiuto del suo Cacciatore, ma per Miram le cose saranno ben diverse. Per questo motivo Jacinda respinge la proposta di fuggire di Will per tornare al clan e avere almeno la correttezza di spiegare cosa fosse successo a Miram. Nonostante le sue nobili intenzioni, Severin furibondo e stanco dell'ennesima trasgressione e dell'avere perso la figlia sputerà le peggio sentenze sia su Jacinda che su Zara, la madre. Sempre grazie a Cassian, Jacinda eviterà il peggio trovandosi però incastrata in un'altra situazione non voluta, non scelta, ma imposta. Una punizione forse meno crudele di quella prescelta. Tuttavia Jacinda non demorde, e con Tamra progetta di scappare dal clan insieme a Will e tentare almeno di salvare Miram ammesso e concesso che ci sia una speranza. Il piano di evasione viene ostacolato e i tre fuggiaschi si trovano ad essere in quattro con la scomoda e inaspettata presenza di Cassian. Jacinda, Will, Tamra e Cassian in viaggio verso una meta sconosciuta per compiere una missione praticamente impossibile.
Sebbene la prima parte sia pesantemente carica di angoscia, la seconda è piuttosto avvincente e carica di adrenalina e azione. Immagino siano le premesse per il terzo capitolo: Hidden!
Nella recensione di Firelight non ero del tutto convinta rispetto a Cassian, in questo libro devo essere sincera l'ho apprezzato forse poco più di Will. Nonostante non sia corrisposto, il sentimento che prova per Jacinda è vero, non si tratta di semplice attrazione, di imposizioni del clan e di possessività, ma di un forte e vero sentimento che il principe dei draki dimostra in più e più occasioni nei confronti di Jacinda, mettendo a rischio la propria posizione pur di proteggerla, lasciandole tutto il tempo a disposizione e sforzandosi di essere paziente. Non fraintendetemi adoro Will, ma secondo me qui Cassian ha dato il meglio di sè. Mi fa tanta tenerezza, si merita qualcuno che lo contraccambi accidenti, è troppo adorabile per essere scartato in questo modo così brutale.
Un nuovo personaggio che fa capolinea in questo libro è Corbin il cugino di Cassian. Tra i due c'è sempre stata un'antipatia reciproca e un ancestrale rivalità: Corbin aspira al potere, è malvagio, subdolo, viscido ed è anche un parassita che non vuole altro che servirsi di Tamra o Jacinda per ottenere il così tanto stimato potere. Un personaggio che spero avrà il suo ben tornaconto alla fine di tutto, e per saperlo non mi resta altro che procedere con Hidden, e vi consiglio di farlo con me cari lettori ;)

IL MIO VOTO

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